Archivio di Dicembre 2009
PER NOI QUESTO È IL NATALE.
LA VOSTRA VOCE. PARTE 1 DI ….TANTE.
“Siamo a Natale, ancora una volta. Per me non ha mai significato molto, sono cresciuto in una famiglia dove mio padre considerava queste feste "una cazzata"!!! Anche l’amore era scarso, vuoi per i trascorsi dei miei genitori, vuoi per altre circostanze di vita, e questo piano piano mi ha spento la luce nell’anima. Sono passati anni così, vuoti, tristi e interminabili in questo modo fino al 2000 quando è nato Matteo il mio primo figlio. E’ stata la mia ancora di salvezza, l’ho visto nascere e dopo l’ho lavato, mi ha guardato con i suoi occhioni blu e si è addormentato al sicuro tra le mie braccia. Lì ho capito davvero che la vita è bellissima, che i bambini sono bellissimi e infatti l’anno scorso ho replicato. Ora sono qui con i miei angeli, Matteo e Alessandro, il più piccolino devasta l’albero tirando tutte le palle e tutto il suo "casino" è adorabile. Questo sarà il suo primo vero Natale e la luce nei suoi occhi e nutrimento per la mia anima, non potrei chiedere di più per queste feste. Per cui buon Natale a tutti, ai bambini che non sanno e non sapranno mai cosa è il Natale, alle famiglie a cui è stata tolta la gioia di un figlio (un abbraccio fortissimo alla mamma di Tommy) e a tutti quelli a cui il natale non rappresenta nulla (come era mio padre). Buon Natale!!!!”
Luca
“A tutti i genitori come me.
Tra pochissimo è Natale, ma per me è diverso
si c’è la neve e forse questo, quando sono sola, mi aiuta a ricordarlo
ma per chi vive col fiato sospeso non è un Natale come gli altri.
Certo che fai l’albero, certo che fai il presepe, certo che accendi tante lucine
certo che sorridi e che fai festa
ma hai sempre il fiato sospeso
e non è solo perchè aspetti giustizia
tu il tuo giudizio lo hai comunque già dato.
Accendi tante lucine e prepari tanti pacchetti colorati
perchè vuoi vedere tante luci anche negli occhi di tuo figlio
perchè questa festa gli dia un sorriso in più e tante ombre in meno.
E’ dura vivere col fiato sospeso
ma abbiamo imparato a farlo.
Se potessi ancora fare una letterina a Babbo Natale
gli chiederei una gigantesca gomma che cancelli tutto il passato nero.
Ma non posso più farlo.
Quello che invece sO che riusciremo a fare, con tutte le nostre forze
sarà quello di dare ai nostri figli un domani migliore.
Un abbraccio a tutti.”
Mamma Samy
“Quest’anno il mio Natale ha un senso davvero speciale… la mia famiglia si è allargata (come tu ben sai). Il 20 novembre è nato il piccolo Simone che si aggiunge al "grande" Samuele di quasi 7 anni. I miei due angioletti mi fanno credere che un futuro esiste e può essere un futuro felice. Un futuro capace di eliminare il ricordo del mio passato "difficile". Un futuro che intravedo nei loro occhi sorridenti. Non sarà un futuro semplice, sarò preoccupata ogni volta che non saranno vicini a me… ma io sarò una buona mamma per loro, farò tutto quello che è in mio potere per proteggerli e loro avranno quello che non ho avuto io: una famiglia VERA che li ama e li fa sentire al sicuro SEMPRE!
Buon Natale a te Max, continua ad essere sempre come sei e buon Natale a tutti quelli che leggono il tuo blog, a tutti quelli che si impegnano ogni giorno insieme a te perché questo mondo sia migliore, perché di notte i bambini vivano meravigliose avventure nei loro sogni ricchi di fate e magia. Un abbraccio”
Mony =)

Vostri i post, vostre le parole.
Sarà questo il modo che abbiamo, quest’anno a Prometeo, per celebrare il Santo Natale.

Tre post al prezzo di uno.
Avrebbe abusato di almeno 26 minori”
Il Delaware si trova in ginocchio e non solo a causa del freddo polare. Nei giorni scorsi
è stato arrestato un medico-pediatra che avrebbe abusato di almeno 26 minori, di età
compresa tra i 3 mesi e i 13 anni. Il giorno prima la polizia si era presentata nel suo studio con un
mandato di perquisizione, gli agenti avevano sequestrato diverse cartelle mediche oltre
al personal computer. Non c’è voluto molto agli inquirenti per ottenere un atto di accusa e un
mandato di arresto: la visione dei filmati contenuti nell’hard disk ha shoccato anche il
più navigato degli investigatori forensi che, nel commentare l’arresto, ha detto di aver visto
"uno degli attacchi sessuali più violenti della mia carriera".
L’indagine era partita lo scorso mese di ottobre, dopo che le autorità avevano ricevuto
diverse segnalazioni da parte di alcuni genitori allarmati dai racconti dei propri figli
che lamentavano imbarazzanti e ripetuti controlli fatti dal medico alle zone genitali
dei bambini. Tutti gli abusi avvenivano nella stanza "Pinocchio", dove il medico faceva
esami ai piccoli pazienti ed era il medico stesso, con una telecamera, a filmare gli orrori
a cui li sottoponeva. In un video girato il 7 agosto, sottolinea un investigatore, si vede
anche un bimbo di due o tre anni che, urlando, cerca di scappare. La tecnica balorda
del medico consisteva nel muovere gli abusi più pesanti ai bimbi più piccoli, e di fare
visite troppo osé a quelli in grado di raccontare l’accaduto. Lo Stato del Delaware ha
già affiancato degli specialisti ai bimbi e ai loro, al fine di dare supporto soprattutto
psicologico. Nel contempo le autorità invitano i genitori di quei bambini che, in passato,
hanno avuto a che fare con il medico anche solo in modo saltuario, a farsi avanti,
poiché non si esclude che anche in un passato abbastanza remoto, Bradley si sia
macchiato di simili orribili crimini. Non è solo la cittadina di Lewes, che conta poco più di
16mila abitanti, ad essere sotto shock, l’America tutta è indignata.

Avrebbe abusato di almeno 26 minori”
“Pedofilia, in manette pediatra italiano
Circa 26 minori dicono di essere stati molestati”
è stato arrestato un medico-pediatra che avrebbe abusato di almeno 26 minori, di età
compresa tra i 3 mesi e i 13 anni. Il giorno prima la polizia si era presentata nel suo studio con un
mandato di perquisizione, gli agenti avevano sequestrato diverse cartelle mediche oltre
al personal computer. Non c’è voluto molto agli inquirenti per ottenere un atto di accusa e un
mandato di arresto: la visione dei filmati contenuti nell’hard disk ha shoccato anche il
più navigato degli investigatori forensi che, nel commentare l’arresto, ha detto di aver visto
"uno degli attacchi sessuali più violenti della mia carriera".
L’Italia è sotto una morsa del freddo che non si vedeva da anni. Quel pirla del presidente della Prometeo per andare da casa sua a Bergamo alla sede di Gorle (distanza 7 km circa) ha impiegato 95 minuti e perso una parte del fegato.
Nel frattempo si apprende dai giornali che un medico pediatra, stimato e riconosciuto da anni come “gran professionista” è stato colpito dall’infamia delle accuse di un gruppo minoritario di bambini, peraltro di un’età bassissima, che lo accusano di abusi sessuali. La Polizia avrebbe sequestrato dei filmati definiti dagli inquirenti come “estremi”. Il professionista, ha subito smentito la notizia, dicendo “che se immagini pedopornografiche sono da considerarsi quelle ritrovate allora appartengono ad una cartella con foto catalogate per ovvi motivi di studio”. Inoltre il “mio computer è usato da tante altre persone”, ha subito aggiunto al nostro giornalista.
Pronti a testimoniare in suo favore un nutrito gruppo di genitori i cui figli sono sempre stati curati amabilmente dal noto professionista. “Mio figlio faceva di tutto per andare dal medico” ha dichiarato una mamma di nome Brenda, “anzi piangeva quando era sano perché sapeva che non lo avremmo fatto visitare”.
diverse segnalazioni da parte di alcuni genitori allarmati dai racconti dei propri figli
che lamentavano imbarazzanti e ripetuti controlli fatti dal medico alle zone genitali
dei bambini. Tutti gli abusi avvenivano nella stanza "Pinocchio", dove il medico faceva
esami ai piccoli pazienti ed era il medico stesso, con una telecamera, a filmare gli orrori
a cui li sottoponeva. In un video girato il 7 agosto, sottolinea un investigatore, si vede
anche un bimbo di due o tre anni che, urlando, cerca di scappare.
hanno avuto a che fare con il medico anche solo in modo saltuario, a farsi avanti,
poiché non si esclude che anche in un passato abbastanza remoto, Bradley si sia
macchiato di simili orribili crimini. Non è solo la cittadina di Lewes, che conta poco più di
16mila abitanti, ad essere sotto shock, l’America tutta è indignata.
In Italia si teme una Rignano bis o una Brescia tris, o peggio ancora un altro caso come quello delle povere maestre di Pistoia accusate da bambini che pur di non andare all’asilo, si sono inventati turpi violenze, recitando davanti alle telecamere della Polizia. Silenzio invece dal fronte dei Falsi abusi, notoriamente in prima linea nel difendere casi così. Pare che il leader sia troppo impegnato in carcere a tenere lontani i suoi fans, lieti di fargli la festa di Natale ( Gossip da Bar).
Non ci credo che entrate nel primo negozio ed esaurite la vostra lista. Scommettiamo, che invece, un paio di giri in centri commerciali li farete ancora, malgrado il tempo sia sempre tiranno?
Il giovane, per la crisi economica, aveva perso il posto di lavoro e loro l’avevano accolto in casa, dandogli il compito di prendersi cura della loro bambina di quasi 10 anni.
Il tutto è andato avanti per mesi interi!
immaginatevi la paura della bambina ogni qual volta doveva restare a casa. Nel suo mondo. Violato ed umiliato, ma soprattutto reso insicuro e portatore di impossibili paure.
Ovvero, che una volta usciti dal carcere, ci sia sempre qualche imbecille, che li accolga. Lasciandoli nuovamente a contatto con i bambini.
Blog copiaeincolla. Ricevo e riporto (con piacere…..e “speranza”, che chi di dovere legga e metta in pratica!):
Benedetto XVI contro la pedofilia, un peccato che grida vendetta davanti a Dio
Papa Benedetto XVI ha condannato in modo chiaro e “inequivocabile”, senza equivoci, i 50 preti pedofili della Chiesa d’Irlanda che, fra il 1940 e il 1980, hanno violentato ben 2.500 bambini. Fra costoro, c’era uno dei segretari personali di papa Giovanni Paolo II, il vescovo John Magee, che si è dimesso già a febbraio perchè ha protetto molti preti nella diocesi di Cloyne. Il Papa ha espresso tutta la sua “vergogna” per i loro “misfatti” ed esprimendo altresì “condivisione del dolore e della sofferenza delle vittime”, che devono riceve compassione e cura”. “Davvero sono profondamente addolorato per il dolore e la sofferenza subita dalle vittime e assicuro loro che come loro pastore anche io condivido la loro sofferenza”. “Questi misfatti – ha proseguito Benedetto XVI -, che costituiscono un così grave tradimento della fiducia dei Superiori devono essere condannati in modo inequivocabile. Essi hanno causato grande dolore e hanno danneggiato la testimonianza della Chiesa. Chiedo a tutti voi di assistere i vostri Vescovi e di collaborare con loro per combattere questo male. Le vittime devono ricevere compassione e cura, e i responsabili di questi misfatti devono essere portati davanti alla giustizia”. “E’ una priorità urgente – ha aggiunto subito dopo – quella di promuovere un ambiente più sicuro e sano, specialmente per i giovani”. Ai seminaristi e ai giovani religiosi, che “avranno il compito di edificare la casa di Dio per la prossima generazione”, il Papa ricorda l’obiettivo “di essere consacrati nella verità, di crescere nella virtù, di raggiungere l’armonia fra pensieri e ideali, da una parte, e parole ed azioni, dall’altra”: indica la preghiera e la meditazione della parola di Dio come “lampada che illumina, purifica e guida i vostri passi lungo la via che il Signore ha segnato per voi” e suggerisce di fare “della celebrazione quotidiana dell’Eucaristia il centro” della propria vita. “Non dimenticate mai – dice loro – che la castità per il Regno significa abbracciare una vita dedicata completamente all’amore, un amore che vi rende capaci di dedicare voi stessi senza riserve al servizio di Dio per essere pienamente presenti ai fratelli e alle sorelle, specialmente a quanti sono nel bisogno”. Benedetto XVI ha ricordato le “schiere di sacerdoti” che hanno evangelizzato il paese. Così come già accaduto in Australia e negli Usa, il Papa ha condannato la pedofilia come un crimine orrendo. Secondo il Papa, infatti, gli abusi sessuali “hanno causato grande dolore ed hanno danneggiato la testimonianza della Chiesa: chiedo a tutti voi – ha detto ai giovani seminaristi – di sostenere e assistere i vostri Vescovi e di collaborare con loro per combattere questo male.
Di fronte ai Vescovi il Papa non manca infine di ricordare l’importanza della religione nello spazio pubblico: “Troppo spesso ci ritroviamo immersi in un mondo che vorrebbe mettere Dio ‘da parte’: nel nome della libertà ed autonomia umane, il nome di Dio viene oltrepassato in silenzio, la religione è ridotta a devozione personale e la fede viene scansata nella pubblica piazza”.
Un modo di pensare che può indurre a vivere la fede come “semplice sentimento”, “indebolendo così il suo potere di ispirare una visione coerente del mondo ed un dialogo rigoroso con le molte altre visioni che gareggiano per conquistarsi le menti e i cuori dei nostri contemporanei.”. “La storia, inclusa quella del nostro tempo – nota però Benedetto XVI – ci dimostra che la questione di Dio non può mai essere messa a tacere” e che “laddove l’uomo viene sminuito, è il mondo che ci attornia ad essere sminuito; perde il proprio significato ultimo e manca il suo obiettivo”.
Papa Benedetto XVI ha cosi concluso il suo intervento: “Cari amici: con grande generosità vi siete incamminati su una particolare via di consacrazione”, ha detto infine il Papa rivolgendosi ai seminaristi e ai giovani religiosi. “La preghiera e la meditazione della Parola di Dio siano la lampada che illumina, purifica e guida i vostri passi lungo la via che il Signore ha segnato per voi”. “Fate della celebrazione quotidiana dell’Eucaristia il centro della vostra vita”, ha sollecitato. “Abbracciando la chiamata del Signore a seguirlo in castità, povertà e obbedienza, avete intrapreso il viaggio di un discepolato radicale che vi renderà «segni di contraddizione» per molti dei vostri contemporanei. La castità per il Regno significa abbracciare una vita dedicata completamente all’amore, un amore che vi rende capaci di dedicare voi stessi senza riserve al servizio di Dio per essere pienamente presenti”. “Il vostro idealismo, la generosità, il tempo e le energie”: questi sono “i veri sacrifici che deponete sull’altare del Signore”, ha ribadito Benedetto XVI, concludendo il suo intervento con un’invocazione a Maria Vergine affinché sostenga la Chiesa in Irlanda.
L’Intervento del Papa sul ruolo e la funzione dei sacerdoti nella Chiesa, in cui ha ribadito la condanna della pedofilia, sta a significare che Benedetto XVI vuole una Chiesa come desiderava San Paolo “santa e immacolata, senza macchia e ruga”. Vuole dei sacerdoti, cioè dei ministri di Dio, degli alter Christus, dei consacrati, puri e casti, che si dedichino solo alla Chiesa, a Gesù crocifisso e risorto e all’evangelizzazione. I sacerdoti pedofili e le nefandezze che compiono contro i minori, devono lasciare il sacerdozio perchè deturpano e feriscono la Chiesa, Corpo Mistico di Cristo. Devono essere ridotti allo stato laicale non dopo anni o, peggio, trasferiti in altre Diocesi (e qui la responsabilità di alcuni vescovi o cardinali è gravissima) ma rassegnare il mandato nelle mani del loro vescovo. La pedofilia è una piaga gravissima fra il clero (anche se riguarda solo il 3-4%) su 400 mila sacerdoti, ma ci vuole “tolleranza zero” per usare un’espressione che oggi va di moda. Questi pedofili pensino alle parole di Gesù sui bambini e pensino al male e alle conseguenze nefaste sulle loro vittime che porteranno delle cicatrici o traumi per tutta la loro vita. Noi non vogliamo giudicare nessuno, ma è chiaro che per questi signori non c’è posto nella Chiesa, non sono dei modelli autorevoli da seguire, non sono delle guide da imitare. E non hanno nulla da dire. Si facciano da parte subito senza creare ulteriori scandali che offendono la dignità umana dei minori e offendono la Chiesa fondata da Cristo. Non a caso, se molti fedeli hanno lasciato e abbandonato la Chiesa, alcune cause sono riconducibili al comportamento profondamente immorale di questi preti pedofili spesso protetti inspiegabilmente da alcuni vescovi. No, nessun odio nei loro confronti, ma compassione si. Ma si rendano conto (anche se sono malati, e la pedofilia è una gravissima malattia psichica!) che restando nelle fila dei sacerdoti o dei vescovi fanno del male rispettivamente: ai minori, a se stessi, e alla Chiesa. La linea dura di Benedetto XVI nei confronti dei preti pedofili è giusta e doverosa e rende giustizia di tante nefandezze e misfatti a cui abbiamo assistito impunemente. La Chiesa ha bisogno di seminaristi e di preti pieni di fede, gioia e di entusiasmo per il loro ministero, ha bisogno di sacerdoti che siano motivati, che si dedichino al loro prossimo con passione amore e disinteresse, che siano orgogliosi e fieri dell’abito che indossano, e che lavorino come operai per la vigna del Signore.
Nei prossimi giorni daremo molto spazio al viaggio in Romania e soprattutto al progetto di Adozione a distanza. Ho appena finto di rileggere le traduzioni con i report dei nuovi bimbi assegnati….e per ora sono senza parole……
In tanto vi “linko” al nostro sito (in completo aggiornamento) dove trovate il punto della situazione su quanto, GRAZIE A VOI, abbiamo fatto in questi anni:
http://www.associazioneprometeo.org/pilot.php?cl=1&im=80&ip=2&action=&iv=