Tanti i commenti alla lettera dell’amica del Piemonte apparsa ieri.
Una lucida testimonianza di cosa vuol dire essere vittima di abuso.
Tra le tante mails che mi avete mandato riporto quella dell’amica Gabriella Vitali (che tempo fa intervistai per questo blog – vedasi tags a lato).
E per domani vi preannuncio una nuova testimonianza.
Ciao Max,
ho letto " quando l’abusante è il nonno " !!
Pensavo/speravo fosse solo un sogno….NON è così
Vorrei poter dire alla carissima X, quanto
sono indignata, quale mamma – nonna –
Coloro che avrebbero dovuto essere, rispettivamente,
il coraggio e la forza, si sono invece rivelate le maggiori
colpevole di tutte questa storia. Attenzione, nessun alibi e
nessuna scusante per il caro "nonnino" (?), condanna a 360
gradi. Ma, doppia condanna, alle due " donne " (mi scusino le
donne, per l’orrendo paragone).
La natura vi aveva privilegiato, rendendovi
due figure fondamentali nella vita di un essere umano.
Vorrei classificarvi, ma credetemi, non trovo un aggettivo
abbastanza " indegno" per voi due.
Cara X, con il tuo calvario, la tua forza, il tuo coraggio,
credimi – sei più nonna e mamma tu – di chi (non) è stata
al tuo fianco.
A loro, posso solo dire, VERGOGNATEVI ! E che Dio (non)
abbia pietà di voi .
Un abbraccio
Gabriella (mamma e nonna -orgogliosa di esserlo)
… Ho trovato per caso questo Blog.
Ti dispiace se lo divulgo?
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=61262
pubblicizza pure ne sono onorato.
Hai ragione.
Non riesco a capire queste madri, come non posso capire la mia! Io sono madre e mai poi mai potrei coprire un uomo a scapito di mia figlia. Odio mia madre (che non è degna di essere chiamata tale) ancora più di mio padre che ha abusato di me.