MENGELE, IL DOTTOR MORTE
Nel libro della sua vita molte pagine sono ancora bianche. Si sa per certo che torturò ed uccise, dopo aver fatto esperimenti su di loro, migliaia di vittime. I suoi “preferiti” però restavano i bambini. A cui iniettare sostanze velenose. Amputare arti. Provare fantascientifici trapianti. Innesti da vero e proprio film dell’orrore.
Di lui si sa anche che morì, impunito, bello abbronzato, mentre faceva il bagno al mare, in Argentina, dove insieme a molti altri come lui si era rifugiato ,ricco e protetto, grazie a vergognose complicità. A dimostrazione che la storia non ci ha insegnato nulla e si ripete ancora oggi. Tornando alla sua “passione”, rigorosamente scientifica, quella cioè dei bambini di cui sopra va detta una cosa di colui il quale si guadagnò sul campo il nome di”Dottor Morte”:
pare fosse così gentile da accompagnarli personalmente……alla camera a gas. Meditate gente meditate.
Non ho parole……
E la storia si ripete: IMPUNITO!!!!!!
Barbara
APPELLO
L’Umanità implora
Chi ci fa uomini sono le madri
Ci camminano innanzi come chiaarità dei cieli.
Non dovete anche voi a una madre, se siete sulla terra?
Abbiate dunque pietà delle madri, miei signori
e che la Nube non uccida gli uomini.
Un bambino di sette anni corre per i prati
e il suo cervo voalnte danza sopra gli alberi.
Non avete anche voi giocato questi giochi nell’infanzia?
Abbiate dunque pietà dei bambini, miei signori,
e e che la Nube non uccida gli uomini.
(N. Hikmet, Poesie, Einaudi)
Vitaliana