Dov’è finito Don Matteo Diletti, a pochi giorni dalla Cassazione?
Don Matteo Diletti, già condannato in primo ed in secondo grado per abusi su di una bambina, è scomparso.
La vittima, ricordiamolo, aveva subito abusi dal prete che doveva aiutarla a riacquistare fiducia nella vita, dato che da anni la stesa era vittima di abusi da parte di un amico di famiglia, Ugo Cattaneo, una sorta di “zio” per lei.
Che invece di trovare una voce pulita ed amica, ha trovato la conferma che di fatto tutti gli uomini sono così: abusanti. Di bambini.
Causa comportamenti volgari ed infamanti ed un attacco fortissimo (mai placato) da parte della popolazione “amica del Don”, la bambina (oggi cresciuta) ha sempre dovuto vivere ad una cinquantina di chilometri lontano da casa, ospite di una parente stretta.
Questa in sintesi un riassunto dei fatti.
Che, ribadiamo, ha avuto due condanne ed una (parziale) confessione del prete che in una udienza ammise di essersi “innamorato” della bambina e scrisse una lettera di scuse alla famiglia.
Mercoledì prossimo la Cassazione dovrà confermare, o meno, le due precedenti condanne.
In caso di conferma si apriranno per i due pedofili le porte del carcere.
E qua arriviamo alla notizia di ieri (da oggi ufficiale): a Vello, in riva al lago (d’Iseo) si è trovata l’auto del prete. Che da una settimana non dava notizie di sé nel centro dove era ospitato a Bergamo.
Suicido per sfuggire al carcere? Al riguardo potremmo riportare l’articolo di alcuni giorni fa intitolato “Effetti collaterali”, dato che chiunque faccia del male ad un bambino deve ricordarsi che prima o poi dovrà rendere conto del male fatto!
Oppure…. oppure è una fuga, ben architettata?
A breve torneremo sull’argomento. Per oggi quindi mi limito a riportarvi la notizia.
Dì ai giornali di pubblicare la sua foto, così si ritrova meglio
si si si brava Samantha, pubblicare la sua fotografia è la cosa migliore da fare….per tutti!